giovedì 6 giugno 2019

Sintesi della relazione di Carlo Scoccianti su "Il nostro mondo visto da piccoli occhi: essere anfibi oggi, nel nostro territorio"

Il 13 maggio 2019 l'Istituto Italiano di Bioetica sezione Toscana, in collaborazione CeCSUR, ha organizzato una conferenza in cui Carlo Scoccianti, biologo e habitat designer del WWF Toscana, che ha tenuto una relazione dal titolo "Il nostro mondo visto da piccoli occhi: essere anfibi oggi, nel nostro territorio".
Si pubblica una sintesi della relazione a cura di Vilma Baricalla:


Degrado e trasformazioni del territorio rappresentano una grave minaccia per la sopravvivenza degli Anfibi, i vertebrati a maggior rischio di estinzione. Pozze, acquitrini, laghetti, che costituiscono per questi animali gli habitat di riproduzione e che un tempo abbondavano, sono quasi scomparsi o fortemente alterati.
Nel quadro di questa situazione ambientale, illustrata e più volte richiamata, la relazione si è concentrata sul caso specifico delle migrazioni annuali. Ogni anno, alla fine dell’inverno, per la fase riproduttiva i rospi si muovono alla ricerca di zone umide, compiendo un tragitto infestato di pericoli. Canali con sponde in cemento, muri e recinzioni interrate, strade, ecc. sono barriere artificiali difficili, se non impossibili, da superare. In particolare, il traffico veicolare delle strade rappresenta per questi animali un grave pericolo e una frequente causa di morte (e molto significative sono state le fotografie mostrate)
A tale grave situazione è necessario rispondere con interventi mirati, attenti alle esigenze di questi piccoli animali. E’ un’attività che Carlo Scoccianti svolge da anni con il “Gruppo di studio per la conservazione degli Anfibi”, da lui creato e diretto nell’ambito del WWF Toscana.
Opere strutturali sulle strade - barriere anti-attraversamento, viadotti, sottopassi, ecc, - nonché la creazione di habitat riproduttivi alternativi, sono interventi finalizzati a ridurre l’impatto del traffico veicolare. Vi è inoltre il salvataggio manuale, un’azione concreta che il dottor Scoccianti organizza durante il periodo della riproduzione, riuscendo, con l’aiuto di squadre di volontari, a salvare annualmente da morte certa un considerevole numero di individui.
Ed è auspicabile che tale iniziativa possa coinvolgere un numero crescente di persone, interessate a un’attività che, svolgendosi all’aperto e a contatto con la natura, rappresenta un giovamento non solo per l’ambiente ma per lo stesso benessere dell’uomo che la pratica.
Immagini, approfondimenti e maggiori informazioni sul sito:  www.proteggereglianfibi.it


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